La riflessologia plantare è una metodica di valutazione energetico-funzionale in cui vengono presi in considerazione nel loro insieme gli aspetti fisici, psichici e energetici della persona e che aiuta a raggiungere e mantenere uno stato di equilibrio energetico degli organi, considerati anch’essi in virtù della triplice dimensione: fisica, psicologica ed energetica.
La riflessologia plantare è un’arte antica, diffusa in molte culture e continenti: veniva praticata già mille anni fa nell’America del Nord, nell’America del Sud, in Africa, in Australia. È da considerarsi una tecnica legata allo sciamanesimo puro e strettamente connessa alla Madre Terra. Essa lavora sui recettori sensitivi che, eccitati dalla digito pressione, trasmettono le informazioni di tali variazioni al sistema nervoso centrale tramite la sua connessione con il sistema sensitivo.
Nel cervello avviene l’elaborazione e l’analisi delle informazioni sensitive ricevute. Esso le memorizza per poterle in seguito utilizzare così da rispondere velocemente alle afferenze sensitive. Questa risposta viene trasportata attraverso le vie nervose motorie fino a raggiungere i loro organi effettori specifici (muscoli scheletrici, lisci, cardiaci o ghiandole). La riflessologia naturopatica risulta essere un ottimo strumento per agire sul vitalismo, andando a stimolare e ridistribuire l’energia positiva nel corpo e a sciogliere gli eventuali blocchi energetici.
Attraverso la lettura del piede, sulla base delle logge e delle diatesi cui il soggetto appartiene, il Naturopata ha uno strumento maggiore per comprendere la reale causa dell’eventuale blocco energetico che si manifesta o che è predisposto a comparire.
E infine con la riflessologia e attraverso la stimolazione del sistema venoso, il Naturopata potrà mandare in circolo, spingendolo verso l’alto, il sangue ossigenato e, verso il basso, il liquido privo di ossigeno, riuscendo a riportare in circolo e a espellere le tossine prima sedimentante.